Sahaja Yoga Pinerolo vi fa gli Auguri di buona Pasqua e vi ricorda che Lunedì 21 non ci troviamo per il corso, si riprende il 28 Aprile
“Cristo ci ha dato l’arma più potente: il perdono. Quando perdonate qualcuno, che cosa fate? Accettate la situazione, tanto per cominciare. In secondo luogo perdonate ciò che voi pensate sia stato fatto di sbagliato verso di voi. Ma poiché nulla di male può essere fatto al vostro Spirito, semplicemente perdonate, poiché voi siete lo Spirito. E quando perdonate, trovate che la tensione se ne va.
Fate così anche con i vostri pensieri, dite: “Bene, perdona questo pensiero, perdona questo pensiero, perdona tutto”. Non si tratta di dimenticare e dimenticare, ma di perdonare (perché altrimenti vi dimentichereste anche di essere lo Spirito!). Ma continuate a dire: “Perdono tutti i pensieri che mi stanno arrivando”, questo è un mantra.Che cosa è un mantra ? E’ il potere della parola che esprime lo Spirito. Allora questa è l’importantissima cosa che Cristo ci ha dato: l’arma del perdono.
Ognuno ha quest’arma; ognuno può usare quest’arma. Non dovete compiere alcun sforzo per questo. Non dovete pagare per essa, dovete solo dire: “Io perdono”. Sarete meravigliati di come i vostri nervi si calmeranno; la tensione, la pressione delle tante cose “moderne” che ci circondano diminuirà, quanto più spesso ripetete: “Io perdono”. Per esempio, se vi accade, così, d’improvviso di vedere qualcosa di ripugnante, visto con gli occhi dello Spirito (potrebbe essere molto attraente visto con normali occhi umani, ma noi siamo gente “anormale”), la miglior cosa da fare per liberarsene, se troviamo la cosa brutta e spiacevole, è: “Io perdono, perché sono ignoranti, sono ciechi, non sono ancora lì dove io sono. Io sono colui che è vicino alla fonte della gioia, vicino alla fonte della pace; non è così per loro. Dunque io perdono”. E sarete meravigliati di come questo perdono che Cristo vi ha dato, porti al Vichara Shaithilya, al rallentamento dei pensieri. Il movimento opposto, quindi, dell’attenzione verso l’interno – che dovete fare – dovrebbe innanzitutto partire da questo punto, oggi, del perdonare.”
Estratto dal discorso di Pasqua del 22 Aprile 1983 tenuto a Londra.
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